Italia longobarda by Stefano Gasparri

Italia longobarda by Stefano Gasparri

autore:Stefano Gasparri [Gasparri, Stefano]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Economica Laterza
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2016-01-14T23:00:00+00:00


6. Una situazione fluida

Da questa analisi delle fonti relative ai rapporti fra il papato e i Longobardi si ricava una lezione precisa: questi rapporti non vanno letti in una chiave deterministica, come se non potessero, cioè, andare a finire in altro modo. Dietro tale rifiuto c’è anche la consapevolezza che, se le cose potevano in vari momenti prendere pieghe diverse, e se l’atteggiamento romano non fu sempre così netto come potrebbe sembrare a prima vista, è perché, come ha messo bene in evidenza Girolamo Arnaldi, da parte papale non c’era quella chiara coscienza della strada da percorrere che troppo spesso viene invece presupposta33. Lo stesso discorso, del resto, valeva da parte dei Franchi, gli altri protagonisti della grande svolta politica della metà circa dell’VIII secolo: solo la forte riscrittura degli eventi della prima metà di quel secolo, avvenuta successivamente in ambiente franco, poté dare l’impressione di una costante posizione filo-romana e anti-longobarda dei maestri di palazzo, oscurando del tutto tre fatti: l’adozione di Pipino da parte di Liutprando, l’aiuto militare longobardo anti-saraceno e il rifiuto opposto da Carlo Martello alle richieste di intervento in Italia da parte di Gregorio III.

È caratteristico di come si vada disponendo il puzzle costituito dalle fonti a nostra disposizione, tutte ormai invischiate in discorsi con fini molto diversi, anche se quasi tutti segnati dalla propaganda, il fatto che sia il solo Paolo Diacono a parlarci dell’invio di Pipino a Liutprando, che tramite il taglio rituale ne divenne il padrino e formalizzò così la sua alleanza con il padre di Pipino, Carlo Martello; e che sia ancora Paolo il solo a dirci che Liutprando si recò con l’esercito in Provenza per aiutare il maestro di palazzo franco contro i Saraceni34. Infatti le fonti franche successive alle guerre contro i Longobardi (e ancora meno quelle papali) non avevano nessun motivo per ricordare questi fatti, che provavano l’alleanza tra Franchi e Longobardi all’età di Carlo Martello.

All’opposto, era interesse dei Franchi, nei decenni successivi al 774, ricordare un altro fatto: e cioè che già Gregorio III aveva chiesto il loro aiuto contro Liutprando, come è testimoniato da una lettera del papa che venne conservata alla corte franca e ‘pubblicata’ all’età di Carlo Magno nel Codex Carolinus, una raccolta di lettere papali di cui parleremo più avanti. Da parte franca, tacendo ovviamente il fatto che l’aiuto quella volta fu rifiutato, si metteva in questo modo l’accento sull’invito papale a intervenire, che è ricordato anche dal Continuatore di Fredegario, un autore franco della seconda metà dell’VIII secolo35.

Da parte papale, invece, poiché era il racconto di un fallimento, la richiesta di aiuto fu totalmente taciuta nella versione principale della vita di Gregorio III. Essa è presente invece nella cosiddetta ‘recensione franca’ del Liber, una versione che circolava in un manoscritto di area franca della seconda metà del IX secolo: e il fatto che la storia dell’invito circoli solo in questa particolare versione è la controprova della rielaborazione delle fonti avvenuta nell’ambiente carolingio. Questa breve integrazione alla vita di Gregorio raccontava della spedizione



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